Servizi di telefonia

I servizi di telefonia che offriamo al cliente

Servizi di telefonia

I servizi di telefonia che offriamo al cliente

10/01/2020 Tlc

Prima di entrare nel merito dei servizi di telefonia che la GM offre ai propri clienti bisogna fare una distinzione fra quello che di solito mette sul piatto un VENDITORE e quello che invece può dare un CONSULENTE.
Anche se in entrambi i casi al cliente vengono forniti servizi di telefonia – che possono essere ottimi – solo un consulente saprà analizzare e scegliere ciò che è che più adatto alle specifiche esigenze di ogni realtà imprenditoriale.
In genere, infatti, un venditore propone la cosa che conviene più a lui (magari anche a basso costo) senza interessarsi dell’infrastruttura e delle necessità del cliente.

Servizi di telefonia: vi raccontiamo due possibili situazioni

Si tratta di due situazioni che ci sono successe veramente e che vogliamo condividere con voi perché ci aiutano a spiegare bene l’importanza di una consulenza competente e mirata.
Nel primo caso, un nostro cliente riceve un venditore che gli propone servizi di telefonia super allettanti, ma non gli chiede se ha un centralino e soprattutto se è con tecnologia analogica o Isdn. Spiegare questi tecnicismi può essere complicato, ma dare una linea analogica ad una azienda che ha Isdn è come mettere benzina super ad un motore diesel. Chiaramente il cliente, attirato dal costo inferiore, firma di corsa questo nuovo contratto che include anche la portabilità del numero, ma, purtroppo, avendo un centralino Isdn non riceve più le chiamate. Disperato, chiama la GM che tramite un suo consulente tampona la situazione con una deviazione di chiamata su un cellulare e poi nell’arco di 30 giorni (tempi tecnici dell’operatore) ripristina tutte le funzionalità che aveva. Inutile dire che per un risparmio di 15 euro mese questo cliente ha perso ordini per migliaia di euro.

Nella seconda situazione, la GM fornisce la consulenza alle pubbliche assistenze. La problematica per questo cliente è doppia perché le chiamate delle ambulanze possono avvenire tramite linea telefonica (il 118) ma anche tramite la connessione internet. In questo caso il cliente deve obbligatoriamente contenere i costi ma allo stesso tempo deve avere un sistema che gli permetta di ricevere le chiamate e rimanere connesso. La GM ha progettato (con orgoglio) un sistema in collaborazione con un operatore che risponde alle esigenze sia tecniche che economiche. Naturalmente si può spendere sempre di meno, ma vale la pena risparmiare 20 euro a fronte di un malato che non ha assistenza dall’ambulanza più vicina?


Assistenza telefonia

Quando si parla di assistenza e intervento in telefonia

Assistenza telefonia

Quando si parla di assistenza e intervento in telefonia

23/12/2019 Tlc

Tutti gli operatori di telefonia hanno un call center dedicato all’assistenza dei propri clienti. Ed ognuno di essi presenta una specifica tipologia di intervento, con tempi di attesa variabili, competenze differenti e possibilità di verificare l’inconveniente direttamente oppure tramite apertura di ticket al reparto di riferimento. Per fare un esempio i customer care dedicati alle aziende hanno di solito orari di lavoro dal lunedì al venerdì, ma con operatori che possono verificare in tempo reale la problematica ed aprire la segnalazione rapidamente. Nel caso di guasto per le aziende l’intervento è mediamente più veloce rispetto al cliente casa, e può variare dalle 24 ore nei casi più fortunati a tempi più lunghi.

La nostra assistenza b2b

La GM propone un sistema di monitoraggio della connessione che prevede un alert in tempo reale. La scorsa primavera ad esempio questo sistema ci ha permesso di scoprire un disservizio prima delle stesse aziende e anche degli operatori telefonici, in quanto il guasto si è verificato di sabato notte quando uffici e call center erano chiusi.
La GM collabora poi con carrier che garantiscono interventi di ripristino della linea in 4 ore compresi sabato e domenica, inoltre lasciano il cellulare di un tecnico di rete per qualsiasi genere di problematica. Chiaramente questi plus costano di più e sono utilizzati da aziende che hanno la necessità di non bloccare il lavoro perché se dovesse accadere, il danno sarebbe sicuramente e nettamente superiore alla spesa mensile della connessione. E tutti questi servizi sono alla portata non solo di grandi clienti con un alto spending, ma anche di aziende più piccole e con contratti ad un costo accessibile.

Siamo in una epoca dove essere sempre online è fondamentale per la crescita aziendale e per poter competere sul mercato, e avere a disposizione dei consulenti che riescono a fornire un servizio di livello superiore contenendo i costi è un vanto e un plus che rende la nostra azienda diversa nel panorama della consulenza.


Connessione a interne

Connessioni a Internet: ma quanto costano veramente?

Connessione a interne

Connessioni a Internet: ma quanto costano veramente?

12/12/2019 Tlc

Ogni giorno vediamo alla TV la pubblicità di Fiorello che porta come regalo di Natale il lottatore di sumo, oppure restiamo a guardare lo spot in cui che balla con l’Uomo Ragno o con Topolino nelle più belle piazze italiane offrendoci connessioni fino ad 1 giga a 30 euro al mese o anche meno.
Poi succede nella vita reale che arrivi nel vostro un ufficio un consulente della GM che vi propone una fibra simmetrica dedicata ad 1 Giga (di questo parleremo nel prossimo post) con un costo mensile nettamente superiore a quello quotidianamente promosso sui media. Tutto questo, al cliente non informato può far sorgere il dubbio di non essere stato tutelato. Anzi, può sentirsi addirittura truffato. Niente di più lontano dal vero! Proviamo quindi a spiegare quali sono le variabili che fanno la differenza sui costi da sostenere e come capire se quello che viene proposto ha la validità tecnica di cui il cliente ha bisogno.

Costo delle connessioni a Internet: le variabili da tenere in considerazione

Le voci che interessano – e che intervengono sul costo delle connessioni a Internet – sono il Download/Upload, MCR o BMG; la tipologia di assistenza e intervento; il servizio effettivo proposto (chiamate in contemporanea, router incluso o no, back up…)
Partendo da questi tre punti e ascoltando le necessità del cliente, la GM riesce a trovare la soluzione tecnologica più adatta – il cosiddetto “vestito su misura” – ai costi più convenienti.
Quello che per noi è fondamentale sottolineare è che spesso succede che “meno spendi, più spendi”. Succede infatti – ed è piuttosto frequente, purtroppo – che Bisogna certi pseudo commerciali vadano dal cliente e basino tutta la loro trattativa puntando solo sul minor prezzo. E questo il più delle volte causa tutta una serie danni, anche piuttosto significativi. Si parla di complicazioni che vanno dalla perdita del numero di telefono storico della società (che magari aveva da più di trent’anni) all’impossibilità di ricevere chiamate per parecchi giorni. Oppure può succedere che venga venduta una connessione per casa senza tener conto che dovendo fare assistenza da remoto la connessione deve avere alcuni requisiti come ad esempio un indirizzo IP fisso.
La GM non porta lottatori di sumo e non fa balletti con Topolino, ma fornisce consulenti che ascoltano e che analizzano caso per caso offrendo la soluzione più adeguata al prezzo più giusto. Alla prossima puntata entreremo nel dettaglio e vi aiuteremo a capire come comportarsi nell’intricato mondo delle telecomunicazioni.


utente finale in fase di collaudo del software

Collaudo del software: terza fase della creazione di un programma

utente finale in fase di collaudo del software

Collaudo del software: terza fase della creazione di un programma

09/12/2019 Software

Dopo l’analisi e la scrittura arriva il momento del collaudo del software: usando una parafrasi, è cioè arrivato il momento per lo psicologo di lasciare libero il paziente di affrontare il suo problema avendogli fornito lo strumento idoneo che gli permetta di superare le difficoltà e magari avere i mezzi di risolvere nuovi quesiti.

Collaudo del software: la fase più delicata

Spesso le software house peccano di presunzione e credono di aver dato uno strumento perfetto al cliente. In realtà la fase del collaudo del software è quella è più delicata di tutto il processo di sviluppo di un programma, in quanto stai insegnando ad un bimbo ad andare in bicicletta senza le ruotine e lo hai protetto da eventuali cadute con tutti i mezzi possibili ma il bambino riesce sempre la maniera di farsi male. Per impedire che si faccia “troppo male”, il cliente va accompagnato durante le prove in modo da insegnargli l’uso corretto e in modo da sorreggerlo in caso di “cadute”.
L’utente finale è il vero CRASH TEST ed è colui che una volta preso in mano il mezzo lo saprà usare molto più velocemente e con una maggiore efficacia rispetto al realizzatore del software stesso.
Un esempio? Quando realizzammo il software di pesature delle merci al Porto Di Carrara, l’utilizzatore finale riusciva in 3 secondi a mandare via il camion (con comandi particolari) mentre nel caso fossimo stati noi in console avremmo creato una coda infinita di mezzi.

È importante accompagnare il bimbo nelle prime uscite con la bicicletta non dando niente per scontato ed essere consci che lui dopo farà cose con la bike che noi nemmeno con l’immaginazione riusciamo a fare. Anche in questa fase bisogna ascoltare senza presunzione l’utente finale perché il software non è mai perfetto anzi è migliorabile sempre proprio grazie all’esperienza fondamentale che ha il cliente nello svolgere il proprio lavoro. Quindi, anche in fase di collaudo del software, l’analisi e l’ascolto sono fondamentali per far scorrere senza intoppi lo sviluppo del software e per rendere felice il cliente.


Scrittura del software: seconda fase della creazione di un programma

Scrittura del software: seconda fase della creazione di un programma

09/12/2019 Software

Ci eravamo lasciati col paziente dallo psicologo che tramite un’attenta analisi studia i suoi problemi e mentalmente trova quella che è la soluzione a suo avviso ottimale per risolverli.

La scrittura del software si può riassumere nel mettere in pratica ciò che hai pensato modellando passo dopo passo ciò che hai immaginato e rendendolo una cosa tangibile. La cosa bella è che un programmatore nel suo ambiente di sviluppo ha la possibilità di vedere formarsi e crescere quello che è una sua creatura. Il processo è lungo perché ti trovi sempre davanti a delle difficoltà a cui magari non avevi pensato o che magari in fase di analisi avevi sottovalutato.

 

Scrittura del software: ogni programmatore ha il suo stile

Come per chi scrive libri, ogni programmatore ha un suo stile letterario: c’è quello breve e coinciso (tipo giornalista), quello stilisticamente raffinato e quello che è disordinato e bada alla sostanza. In agenzia siamo sostenitori della sostanza (forse perché il disordine è intrinseco in tutti noi), ma è bello confrontarsi anche con gli altri stili perché nel mondo informatico (così come nella vita) c’è sempre qualcuno più bravo da cui imparare. La scrittura del software (a.k.a programmare) è un’attività abbastanza ossessiva in quanto spesso può capitare di staccare senza aver risolto un problema (il classico BUG) e magari mentre stai facendo tutt’altra cosa avere l’intuizione che ti fa andare avanti. Durante questa fase difficilmente riesci a tamponare tutte le falle che si possono manifestare, perché l’utilizzatore finale riesce sempre a superare anche la più fervida immaginazione del programmatore ed è per questo che la terza fase (il collaudo) è da sempre quella più temuta ed è il vero CRASH TEST. Ma questo fa parte della prossima puntata.


Connessione fibra ottica

Velocità di navigazione, download e upload

Connessione fibra ottica

Velocità di navigazione, download e upload

02/12/2019 Tlc

Tutti noi abbiamo un parente o un amico che dall’alto della sua saggezza ci dice che va ad una velocità di navigazione di 100 mega spendendo pochissimo e che pertanto bisogna cambiare operatore. Entusiasti, seguiamo il suo consiglio per scoprire invece di andare alla stessa velocità di navigazione di sempre. Magari spendiamo meno per i primi 6 mesi ma ci ritroviamo subito dopo con delle bollette stratosferiche per la classica clausola scritta piccolissima e in cinese…

Velocità di navigazione: facciamo un po’ di chiarezza

Innanzitutto la velocità massima in DOWNLOAD che un utente può raggiungere con le tecnologie attuali dipende dalla distanza del proprio ufficio/abitazione dalla cabina Telecom (quella col tettuccio rosso) che si trova in strada: più ti allontani e più il picco massimo raggiungibile si abbassa. Inoltre nessun operatore può garantire una specifica velocità di navigazione dato che il cavo di rame che copre il tragitto dal proprio router alla cabina potrebbe essere deteriorato con conseguente dispersione del segnale.
Ma non vi spaventate (troppo) perché tutte queste problematiche verranno bypassate dalla nuova tecnologia in fibra ottica di Open Fiber: la fibra non sarà più fino alla cabina Telecom, ma arriverà direttamente dal cliente. In pratica sarà possibile navigare ad 1 Giga al secondo.

Fibra ottica: costi bassi? Sì, ma solo se la banda è condivisa…

A questo punto il solito parente/amico verrà a dirci che lui ha una velocità di navigazione che gli consente la connessione ad 1 Giga per soli 30 euro al mese. Dato che gli operatori telefonici non sono delle onlus, la domanda che sorge spontanea è: “perché il costo è così basso?”
La risposta è nel (temibile) termine BANDA CONDIVISA.
Un piccolo esempio per fare chiarezza. In ogni casa arriva un tubo dell’acqua che ci permette di fare la doccia, lavare i piatti, fare la lavatrice e così via. Se sei solo in casa e fai la doccia la potenza dell’acqua è sicuramente maggiore che se ti lavi e in contemporanea tua mamma attacca la lavatrice, tuo padre annaffia il giardino e tua sorella riempie la vasca da bagno.
L’ADSL la dovete immaginare come un tubo dell’acqua unico per più utenti e se in quel momento sono in funzione più rubinetti è chiaro che l’erogazione dell’acqua (download Adsl) diminuisce all’aumentare delle persone che lo usano (navigano su internet).
In questo caso si parla di PCR ossia di velocità teorica: ricordatevelo quando trattate un nuovo contratto per la connessione con il commerciale di un qualsiasi operatore telefonico.


Semplificare i processi aziendali: ecco cosa serve (veramente) ad un impresa

Semplificare i processi aziendali: ecco cosa serve (veramente) ad un impresa

22/07/2019 Software

Per capire fino in fondo l’importanza di aiutare l’imprenditore attraverso la semplificazione dei suoi processi aziendali è opportuno raccontare un aneddoto.

Non sempre la perfezione tecnica è la scelta perfetta

Nei primi anni del corrente secolo uno sbarbatello alle prime armi nel campo informatico collaborava con la Porto di Carrara affiancando fior di programmatori con il solo compito di spiegare all’utilizzatore il nuovo software che avrebbe permesso di avviare al lavoro (in modo automatico) i vari dipendenti. Il nuovo software permetteva che i portuali venissero divisi in mansioni, tenendo presente la capacità del singolo lavoratore a maneggiare certe tipologie di merce. Il programma era scritto benissimo e funzionava senza intoppi ma aveva la grossa pecca di non aver considerato il lato umano del lavoro.
Per una serie di casi sfortunati in quel periodo in Porto veniva movimentata una solita tipologia di materiale che impediva ad alcuni dipendenti (ritenuti non adatti) di entrare nella normale rotazione lavorativa mensile. Inoltre con la classificazione prettamente informatica capitava spesso che alcune persone lavorassero insieme anche se in queste non andavano d’accordo fra loro.
Nel primo caso alla fine del mese le rotazioni sui turni non erano equilibrate mentre nel secondo caso i dissapori minavano la tranquillità del gruppo a discapito della sicurezza.
Chiaramente il responsabile dell’epoca bocciò il tutto e non permise che il software venisse utilizzato. Pur essendo un programma rivoluzionario e ben realizzato, non aiutava il cliente a migliorare i processi aziendali, anzi se possibile li peggiorava creando malumore. Ma quali errori erano stati commessi? La colpa era esclusivamente dei tecnici? Come si è risolta la questione?

Ciò che serve è una corretta analisi

Per fare una corretta ANALISI c’è bisogno di colui che spiega con cognizione di causa e di colui che ascolta e recepisce. In questo caso, il cliente aveva dato l’incarico di spiegare ad una persona non completamente dentro alle procedure aziendali, mentre la software house aveva di fatto sentito e non ascoltato, non ponendo la giusta attenzione sugli equilibri e sulle reali esigenze del committente.
La Porto di Carrara voleva facilitare e velocizzare il lavoro, ma non era l’avviamento dei lavoratori che poteva essere informatizzato con automatismi perché in quello specifico processo aziendale era di vitale importanza la sensibilità umana che nessun software (all’epoca) poteva garantire.
Se si fossero individuate le “vere” esigenze, si sarebbe compreso che il vero nodo che l’azienda portuale doveva sciogliere era il passaggio verso la consuntivazione e di conseguenza verso le paghe. A quel tempo tutto avveniva attraverso fogli scritti a mano e con passaggi su più operatori che di fatto portavano lentezza e un margine d’errore molto alto.
Alla fine, l’avviamento fu lo stesso informatizzato lasciando però in mano al responsabile dei turni la possibilità di stabilire chi faceva cosa, ma collegandolo l’intero processo però direttamente alla consuntivazione. Tutto questo permise ai responsabili paghe di avere una situazione in tempo reale (portando vantaggi anche a chi avviava) ed inoltre l’inserimento dei dati avveniva una volta sola e poi si procedeva con modifiche e/o aggiunte.

E alla fine tutto si riduce all’ascolto

Tutto questo fu possibile perché lo “sbarbatello alle prime armi” andò ad interpellare gli operativi sul campo e a vedere come si svolgeva il lavoro, comprendendo fino in fondo le effettive necessità e facendo loro capire quali vantaggi avrebbe portato una implementazione informatica.
Questa è la filosofia che in ogni ambito accompagna la GM: il cliente è al centro e una volta ascoltato e recepita la sua richiesta d’aiuto gli va tracciato un cerchio per fargli capire l’espansione del suo business tramite l’utilizzo dell’informatica.


Analisi: alla base dello sviluppo di un software

Analisi: alla base dello sviluppo di un software

22/07/2019 Software

Le tre macrofasi che caratterizzano lo sviluppo di un software sono: analisi, scrittura del programma e collaudo. In questo post affronteremo lo step numero uno: l’analisi

Creazione software: prima fase, l’analisi

Quando un paziente va dallo psicologo, chi è in cura sente un disagio di cui non sa le motivazioni e si affida ad un medico che inizialmente è all’oscuro della vita e dei problemi del paziente. Tramite un attento ascolto il medico tenta di trovare le origini e le motivazioni del disagio, cercando di trovare la soluzione più rapida e più efficace per migliorare la situazione senza alterare gli equilibri interni ed esterni della persona.
Con le debite proporzioni un analista informatico è come lo psicologo del software aziendale. Prima di iniziare a programmare bisogna ASCOLTARE le esigenze del cliente cercando di apportare un miglioramento al processo aziendale col minor impatto possibile sul lavoro quotidiano. Inoltre bisogna porre le domande opportune al cliente per capire anche le cose che non ti vengono dette perché per lui sono ovvie e per fargli capire i vantaggi che il nuovo sistema può offrire.
Un analista deve saper ascoltare e deve essere conscio della sua IGNORANZA (nell’accezione latina di colui che ignora) nei confronti delle problematiche del cliente, non si deve sostituire all’imprenditore ma lo deve accompagnare ed aiutare a rendergli il lavoro più efficace, in una parola ad OTTIMIZZARE quello che lui è già bravo a fare ma senza opportuni aiuti informatici. Così come un buon Analista deve essere modesto nell’approccio col mondo lavorativo del cliente, d’altra parte deve essere sicuro di ciò che può offrire da un punto di vista informatico avendo sempre a mente quale deve essere l’obiettivo finale. Non è detto che un processo venga semplificato da un software, anzi spesso gli utilizzatori finali vedono il tutto come un rallentamento della loro routine quotidiana anche perché si va ad intaccare la loro zona di confort. Ma questo fa parte della prossima puntata…..